A partire da Domenica 27 Maggio alle ore 10:00 e fino al 3 Giugno 2012 le sale del Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno in Via Cavour, 9 – Sarno (Salerno) nell'ambito della mostra di arte contemporanea "Consonanze" saranno il s
uggestivo e settecentesco scenario dell' esposizione di alcune opere di Mattia Fiore .
La mostra intende soprattutto coinvolgere lo spettatore e invitarlo a cercare a seconda delle proprie sensibilità le proprie “consonanze”: un’esperienza visiva ed emozionale che non sarebbe possibile senza il contatto diretto con le opere e lo spazio del museo che le accoglie. L'evento curato da Alessandra Fiore e Viridiana Myriam Salerno, sarà presentato dal noto critico d'arte Carlo Roberto Sciascia, e da Lucia de Cristofaro, scrittrice, poetessa, giornalista, nonchè direttore responsabile di Albatros Magazine
Nella giornata inaugurale l’evento artistico proseguira’ con una visita guidata attraverso un patrimonio unico al mondo, ricco di storia, arte e cultura, capace di trasmettere emozioni e sensazioni irripetibili che il territorio della Valle del Sarno è ancora capace di esprimere con semplice umanità e calore.
La mostra (Ingresso Libero) rimarrà aperta dal Martedì a Domenica dalle ore 9:00 alle ore18:00 (chiuso il Lunedì). Per maggiori informazioni, appuntamenti e visite guidate, sono disponibili i seguenti contatti:
Infoline: +39. 081 941451
E-mail: sba-sa.sarno@beniculturali.it
Email: mattiafiore@libero.it
Ufficio Stampa: Antonio Parrella
Art Making Exposition Services: Ernesto Zevola
Ringraziamenti al Sindaco del Comune di Sarno Amilcare Mancusi, all' Assessore alla Cultura del Comune di Sarno Filomena Amato, al Soprintendente per i Beni Archeologici della provincia di Salerno Adele Campanelli, ed inoltre alla Albatros Edizioni, all'Associazione Culturale “Mediabox", all'Associazione “Penelope”, all' Associazione “2033 Progetto Sud” e al mensile "Eventi”
Patrocinio del Comune di Sarno e Soprintendenza ai Beni Archeologici di Avellino, Benevento e Caserta .
Il grandioso Palazzo Capua, fatto costruire nel '700 dall’antica famiglia sarnese degli Ungaro, costituisce uno dei massimi esempi di architettura in città e racchiude tutte le caratteristiche delle dimore patrizie sarnesi del '700, con la grande corte dominata dalla scala aperta con la triplice loggia ad arcate....ebbene, proprio questo fantastico scenario ha fatto da suggestiva cornice al vernissage della mostra di Mattia Fiore e Anna Maria Cane - "Consonanze" che si è aperta Domenica 27 Maggio 2012.
Una scenografia davvero molto particolare "panni appesi per le scale del palazzo, come simbolo dello scambio tra le vibrazioni del corpo e dello spirito, come rappresentazione di una grande verità umana, straordinaria unione fra spazio interiore e spazio esteriore", reperti archeologici dell'età preistorica che si alternavano alle macchie di colore di Mattia Fiore e ai cerchi concentrici di Anna Maria Cane in un una fantastica miscela di arte, cultura e storia che ha rapito i visitatori in una dimensione non solo artistica, ma anche e soprattutto spirituale.
Si è chiusa con notevole successo di pubblico e di critica la mostra “Conzonanze” che ha visto l’esposizione di alcune opere degli artisti Mattia Fiore e Annamaria Cane. Numerosi infatti gli appassionati d’arte che hanno visitato le sale del Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno per l’esposizione e per lasciare i propri apprezzamenti nel registro dei visitatori.
Una selezione di opere dal forte impatto visivo,sia per l'intensità e la profondità delle opere ma anche perchè inserite in una scenografia molto particolare…le suggestive sale del settecentesco Palazzo Capua, con reperti archeologici dell'età preistorica che si alternavano alle macchie di colore di Mattia Fiore e ai cerchi concentrici e multicolore di Anna Maria Cane in un una fantastica miscela di arte, cultura e storia che ha rapito i visitatori in una dimensione non solo artistica, ma anche e soprattutto spirituale.
Particolare apprezzamento è stato espresso da tutti i visitatori per l’allestimento delle opere del maestro Mattia,…. stese come panni appesi per le scale del palazzo, come simbolo dello scambio tra le vibrazioni del corpo e dello spirito, come rappresentazione di una grande verità umana, straordinaria unione fra spazio interiore e spazio esteriore,
Affascinati dalle tele della antica juta e dai colori sgargianti delle opere dei due artisti hanno unito i loro emozionati commenti, all'attestazione di sinceri apprezzamenti.
Ancora una volta un grande successo che ha emozionato non poco sia l'artista che l'entourage che ha curato questa manifestazione, ripagando tutti dell'incredibile sforzo organizzativo.
II Maestro ove non lo avesse fatto personalmente, attraverso queste pagine desidera ringraziare ed esprimere la più sentita riconoscenza oltre che a tutte le persone che, in modi diversi, hanno contribuito alla realizzazione di questo evento, anche e soprattutto a tutti coloro che attraverso la visita delle sale espositive hanno voluto omaggiarlo, ricercando nelle sue tele quegli stimoli e quelle sensazioni "capaci di far osservare all’occhio, di far indagare la mente, di far percepire al cuore" l'essenzialità dei segreti della vita.